Nell’ultimo secolo l’abbandono delle aree rurali, il duro lavoro necessario alla realizzazione di dei muri in pietra a secco e l’utilizzo di altri materiali (cemento) e tecniche (muri di pietra con malta) hanno portato alla progressiva degradazione del paesaggio terrazzato, di cui i muri sono elementi caratteristici e fondamentali, producendo un’enorme perdita, in termini culturali, ambientali e sicurezza dei territori. Per contrastare questa perdita i cinque comuni che abbracciano il massiccio del Pasubio (Posina, Terragnolo, Trambileno, Vallarsa e Valli del Pasubio) hanno organizzato una serie di eventi sull’arte della pietra a secco per diffondere i saperi connessi alle costruzioni di muri in pietra a secco, e sensibilizzare al loro recupero. Le attività che si svolgono a Valli del Pasubio si configurano sia come momento formativo, attraverso il corso teorico-pratico di 36 ore, che come momento socio-culturale, infatti i due moduli teorici e la passeggiata sono aperti anche al pubblico. Il corso, il primo del suo genere a Valli del Pasubio, mira a coinvolgere anche gli abitanti, custodi del territorio, ma spesso ignari del valore culturale e ambientale del paesaggio terrazzato, e porre le basi per un presidio territoriale permanente di ripristino dei muri in pietra a secco nell’Alto Vicentino. Il corso è co-finanziato dal Comune di Valli del Pasubio, e realizzato con la collaborazione e il lavoro volontario di diverse associazioni: Vivere Val Maso, promotrice dell’evento, la Proloco di Valli del Pasubio, l’associazione di promozione sociale Zone ETS, amministratrice del progetto, e ITLA ITALIA APS e la Scuola Italiana della Pietra a Secco ITLA ITALIA. ITLA ITALIA APS (https://itlaitalia.it) è la sezione italiana dell’International Terraced Landscape Alliance che promuove le qualità̀ e la tutela dei saperi relativi ai paesaggi terrazzati. Coordina attività̀ di formazione e sensibilizzazione sul territorio nazionale e ha contribuito a far entrare l’arte della costruzione in pietra a secco nella lista dei patrimoni UNESCO. Nel 2017 ha costituito la Scuola italiana della pietra a secco, raggruppando artigiani e professionisti attorno ad un’azione comune di qualità, sviluppo, prospettiva e trasmissione dell’arte di costruire in pietra a secco. Se tradizionalmente questo sapere veniva trasmesso attraverso l’autocostruzione, oggi è necessario l’apporto di persone che sappiano costruire e trasmettere le proprie conoscenze in modo che questa arte-tecnica ritorni ad essere un sapere diffuso e possa essere riconosciuta al pari delle altre tecniche costruttive.

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